|
|
|
||
|
|
|
||
|
» Una rivoluzione nel
riequilibrio psicosomatico attraverso il suono » Informazioni virtuali temporo-spaziali » Difesa immunitaria attraverso “vaccini sonori” |
|
||
|
|
|
||
|
Una rivoluzione nel riequilibrio psicosomatico
attraverso il suono |
|
||
|
Uno dei primi sensi a
formarsi nel corso del nostro sviluppo fetale è l’udito. |
|
||
|
|
|||
|
|
|
||
|
340.000 impulsi elettrici al secondo |
|
||
|
I compiti del nostro orecchio sono
molteplici. Esso trasmette informazioni alla corteccia cerebrale, è sede
dell’organo dell’equilibrio ed è responsabile di gran parte del
nostro sistema vegetativo. L’orecchio comunica con il cervello
attraverso una rete di oltre 30.000 fibre nervose. In media vengono trasmessi 340.000 impulsi elettrici al secondo.
Con i suoni si possono raggiungere, tramite il labirinto dell’orecchio
interno, e più precisamente attraverso la membrana basilare cosparsa di
miriadi di “ciglia” della grandezza di circa otto micron,
determinate zone encefaliche in maniera estremamente precisa, in quanto ad
ogni sedicesimo di tono della scala musicale corrisponde un recettore. Tutto
ciò che è immagazzinato nelle singole aree cerebrali può essere attivato da
una risonanza tramite una frequenza definita. Già il naturalista Ernst F. Chladni
aveva dimostrato con le sue “Figure Sonore”, alla fine del
Settecento, come la materia possa essere influenzata dal fenomeno della
risonanza. Queste figure si formavano quando sottili
piastre di metallo cosparse di sabbia venivano fatte risuonare con
l’arco di un violino. Gli studi di Chladni furono portati avanti a
partire dal 1960 dal medico svizzero Hans Jenny sotto il nome di “Kimatik“.
Jenny considerò gli effetti delle vibrazioni su diversi sistemi. I suoni
hanno trovato impiego nella scienza medica già da secoli. Non esiste cultura
al mondo in cui non si produca e pratichi la musica.
Le più antiche tradizioni sull’impiego medico del suono risalgono
all’antico Egitto, Assiria, India e Grecia. In quell’epoca i
suoni furono utilizzati soprattutto per cerimoniali o canti rituali ed erano
eseguiti per la maggior parte dai sacerdoti. L’elenco di coloro che in
seguito considerarono l’impiego della musica nella scienza medica si
estende da Platone a Leonardo fino a Paracelso. [Molto
istruttivo è il trattato dello scienziato e musicologo spagnolo Marius Schneider
“Singende Steine” (edizione italiana: “Le pietre
cantanti”), dove illustra le pratiche della terapia con il suono
attraverso il canto gregoriano nei chiostri del medioevo europeo. |
|
||
|
|
|||
|
|
|
||
|
Musica come riflesso di esperienze psichiche |
|
||
|
Negli ultimi 20
anni sono stati compiuti notevoli progressi per quanto riguarda
l’impiego terapeutico della musica. In particolare il ruolo del ritmo è
stato oggetto di studi clinici approfonditi. L’impiego di suoni si è
tuttavia limitato, finora, a campi ovvii come disturbi dell’udito (per
esempio nel caso del tinnitus), a disturbi dell’umore, a sofferenze
psicosomatiche o all’aumento della vitalità e nella compensazione allo
stress. Nella
ClusterMedizin si è consapevoli dei limiti della classica musicoterapia. La
maggior parte dei ricercatori parte da strutture di base armoniche. Nel
nostro universo, come ci viene spiegato dal
Professor U.J. Heinz, fondatore della ClusterMedizin®, che oltre
ad occuparsi di medicina olistica è anche musicologo, tuttavia non è presente
alcuna vera armonia, bensì processi che si evolvono da uno stato
all’altro e che attraversano qui e là dei nodi armonici come se fossero
delle “aree di sosta”. “La musicoterapia tradizionale si
serve di semplici strutture melodiche e tonali che riescono unicamente ad
alleviare la sofferenza e solo raramente a raggiungere la guarigione. Al
contrario noi lavoriamo con effetti sonori aventi un effetto
“provocatorio”. Dal punto di vista terapeutico le melodie hanno
lo svantaggio di portare l’ascoltatore a spostare l’attenzione su
associazioni sonore analogiche. Inoltre a questa breve successione di suoni
diversi l’uno dall’altro manca l’effetto pregnante, in
quanto sono fuggevoli. I diversi ritmi hanno il solo compito di soddisfare
principalmente degli schemi di richiamo infantile non soddisfatti (per
esempio il battito cardiaco materno subito dopo la nascita). La musica non
può per questo, secondo il musicologo U.J. Heinz, dare sollievo in modo
durevole, bensì semplicemente richiamare processi psichici. Una terapia del
suono progressista dovrebbe dare impulsi per aiutare sia il corpo che la
mente ad emergere da determinati blocchi. Per questo motivo nella
ClusterMedizin® si lavora non con melodie e ritmi bensì con suoni
e spazi sonori, i cosiddetti AudioCluster®. |
|
||
|
|
|||
|
|
|
||
|
Informazioni virtuali temporo-spaziali, sequenze
frattali e rapporto aureo |
|
||
|
Intendendo per Cluster
(raggruppamento / grappolo), unioni molecolari di forma simile (cosiddetti
gruppi simili), tutto ciò che esiste può essere elaborato direttamente o
indirettamente e trasformato in un Cluster. Cristallizzando, con il processo
classico della ClusterMedizin®, sostanze corporee di un individuo,
quali sangue, saliva od altro, si possono ottenere,
attraverso un’opportuna codificazione computerizzata, informazioni
dettagliate e specifiche circa il suo stato di salute. Le informazioni
contenute nel cristallo si possono tradurre in codici alfanumerici mediante
omplessi calcoli; questi eventi “tempo/spaziali” proprie di ogni
cristallo vengono quindi trasformate e gestite nella
dimensione “spazio/suono” ottenendo quello che noi chiamiamo
AudioCluster®. L’ulteriore sviluppo del
cluster sonoro è l’AudioCluster®. Esso si basa su modelli di
interferenza fisica e biologica ed è come visto, è prodotto con una metodologia esclusiva e registrato su di un supporto
CD per permetterne l’ascolto. |
|
||
|
|
|||
|
|
|
||
|
Difesa immunitaria attraverso “vaccini
sonori” |
|
||
|
Nella terapia ClusterMedizin®
l'AudioCluster si sovrappone e coadiuva i già menzionati rimedi cluster
(gocce Cluster), basati sulla proprietà dell’acqua di immagazzinare
informazioni. Mentre l'AudioCluster agisce sul metabolismo somatico
attraverso la psiche (azione Psiche > Soma), le gocce agiscono sulla
psiche attraverso il metabolismo cellulare e molecolare (azione Soma >
Psiche). Entrambi i rimedi si integrano l’un l’altro.
Con l'AudioCluster si ottengono risultati positivi in tutti i casi di
malattie croniche, in quanto le informazioni trasmesse in dimensione suono,
simulanti precisi processi morfologici, promuovono riequilibri energetici
tendenti all’autoguarigione. Le possibilità di impiego
dell'AudioCluster sono molteplici, ad esempio per la stimolazione della
risposta immunitaria. A questo scopo vengono
prodotte raccolte di suoni/frequenze contenenti modelli temporo/spaziali di
virus, batteri, retrovirus e miceti. Con il loro impiego si può contribuire
ad evitare infezioni su vasta scala, anche epidemiche. A questo proposito,
come sostenuto da U.J. Heinz”, i cluster sonori possono agire come una
specie di vaccino. In caso di viaggi in zone contaminate, alcuni giorni prima
della partenza è consigliabile ascoltare il cluster del germe patogeno
presente in quella zona. L’organismo, una volta
colpito dal germe, lo riconoscerà subito e avrà un anticipo nella
difesa immunitaria rispondendo a tale antigene con una massiccia produzione
di anticorpi. rimedi
ClusterMedizin: AudioCluster PathoDeste 1- 8.2; e
adolescenti concentrazione e studio Notizia importante: in
alcuni casi di AudioCluster (p. es. influenza A)
alcune tracce sonore sono create e registrate nella banda di frequenze sub e
supersoniche, non udibili direttamente dall’orecchio umano (la verifica
può essere effettuata tramite un oscilloscopio). Il non udire alcun suono non
va considerato come difetto, ed il brano deve essere ascoltato/applicato
parimenti ai brani udibili. La percezione a livello cerebrale umano avviene
attraverso un’azione subliminale procurata da complesse interferenze. |
|
||
|
|
|||
|
|
|